Il Festival

Dal 2020 il programma culturale della Fondazione Fabbrica del cioccolato che ha sede negli stabili della ex Cima Norma nel comune di Blenio, si è arricchito di un nuovo importante appuntamento che indaga le metafore del nostro tempo: il Cima Norma Art Festival.
Nel corso dell’estate, negli straordinari spazi architettonici d’impronta Jugendstil di questa vecchia fabbrica di cioccolato, si tiene infatti una manifestazione artistica interdisciplinare che ha cadenza annuale e che ruota ogni volta attorno a tematiche di grande attualità per il nostro tempo. L’obiettivo principale della rassegna, affidata alla direzione artistica di Elio Schenini, è quello di radunare, nel contesto appartato e a stretto contatto con la natura di questo edificio industriale in disuso, rappresentanti delle discipline artistiche più diverse per offrire al pubblico l’occasione di riflettere attorno ai grandi temi che riguardano il destino dell’uomo e il suo rapporto con il mondo.

A differenza di altri festival che si focalizzano su una specifica forma espressiva o disciplina, il Cima Norma Art Festival si distingue per l’unità tematica che fa da filo conduttore tra le diverse forme artistiche presenti: dalle arti visive alla musica, dal teatro alla performance, dalla letteratura al cinema. Ogni edizione del festival è infatti caratterizzata dal fatto di ruotare attorno a una di quelle metafore ricorrenti che secondo il filosofo tedesco Hans Blumenberg percorrono, pur tra continue variazioni e metamorfosi, la storia dell’umanità.
Le metafore, proprio per la loro polisemia e imprecisione, riescono a mantenere una molteplicità di connessioni con quel “mondo della vita” che non è possibile tradurre direttamente in forma dicibile. L’arte, che è da sempre il territorio privilegiato della metafora, rappresenta così lo strumento attraverso il quale è possibile mettere in atto una forma di conoscenza diversa. Una conoscenza che ci mostra qualcosa “che sta al di là delle possibilità di una conoscenza chiara e distinta”, ma che è altrettanto importante perché ci permette di allargare l’orizzonte simbolico dentro cui si colloca il nostro essere nel mondo.

Partendo da queste riflessioni sul ruolo centrale che la metafora occupa nel processo attraverso il quale cerchiamo di conoscere il mondo nel quale viviamo, il Festival si propone di indagare lo sviluppo e le trasformazioni di alcune metafore che più di altre hanno segnato la storia dell’uomo, verificando in che forme e con quali caratteristiche queste metafore continuino ad essere declinate all’interno della produzione artistica contemporanea.

Il Festival si articola attorno ad un evento espositivo principale ospitato negli spazi di proprietà della Fondazione all’interno dello stabile principale dell’ex Cima Norma. L’esposizione è affiancata da una serie di eventi che vedranno partecipi i rappresentanti di tutte le altre discipline artistiche, chiamati a proporre delle opere o delle riflessioni connesse con il tema metaforico scelto. Concerti, performance, letture, rappresentazioni teatrali, rassegne cinematografiche e incontri con rappresentanti del mondo artistico e culturale offrono così allo spettatore la possibilità di immergersi in un mondo culturale a prima vista unificato dalla convergenza tematica, ma che grazie al gioco delle similitudini e dei contrasti, dei rimandi e delle differenze, delle variazioni e delle ripetizioni si trasforma in un vertiginoso caleidoscopio dentro il quale spetta a ogni visitatore trovare la propria strada.

Con il sostegno di:

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